Il Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2015 del Mise in materia di riqualificazione energetica degli immobili, distingue tra due tipi di ristrutturazione importante: di primo livello e di secondo livello.

La distinzione ha assunto ancora di più rilevanza in seguito ai provvedimenti governativi tesi a incentivare le attività edilizie di rifacimento delle abitazioni. Ci riferiamo, in particolare, al superbonus 110%.

Cerchiamo di capire quali sono le condizioni che contraddistinguono le due tipologie di intervento partendo dalla definizione di ristrutturazione importante.

Quando una ristrutturazione si definisce importante

Nella distinzione degli interventi di ristrutturazione di primo e secondo livello salta subito agli occhi l’uso di un aggettivo che vale a definire l’entità degli interventi. Non si parla, infatti, di una semplice ristrutturazione interni, ma è necessario che l’intervento sia importante. Ciò vuol dire che la ristrutturazione deve riguardare, in una misura maggiore del 25%, tutte le parti che compongono il cosiddetto involucro edilizio atte a circoscrivere le zone climatizzate dall’esterno.

È bene, infatti, chiarire che per involucro edilizio si intendono le parti dell’edificio che isolano dalle intemperie e mantengono fresca l’aria all’interno. Si compone di tre sistemi principali: il tetto, la parete (compresi i serramenti) e gli elementi impermeabilizzanti interrati.

La valutazione, l’analisi, la progettazione e la gestione professionale dell’involucro edilizio possono far risparmiare denaro, ridurre il consumo energetico, prolungare la vita dei materiali da costruzione e migliorare l’ambiente interno dell’edificio.

Cos’è la ristrutturazione importante di primo livello

Per ristrutturazione importante di primo livello si intende un intervento di rifacimento dell’immobile che riguardi una parte considerevole (oltre il 50%) di tutta l’area esteriore dissipante (o disperdente, come riportano i riferimenti normativi). L’intervento, ove necessario, può includere la ristrutturazione del sistema di climatizzazione.

Tali opere sono definite da uno studio energetico preliminare e rientrano nella ristrutturazione complessiva degli edifici finalizzata all’ottenimento di un notevole risparmio rispetto al consumo annuo di energia per il riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria e ventilazione.

La modifica, se necessaria, degli impianti di riscaldamento o di produzione di acqua calda sanitaria è effettuata a favore di un collegamento a una rete alimentata principalmente da energie rinnovabili.

Cos’è la ristrutturazione importante di secondo livello

Per quanto riguarda la definizione di ristrutturazione importante di secondo livello, vale quanto detto nel paragrafo precedente per quella di primo livello. A variare è la percentuale di superficie interessata dalle operazioni di rifacimento.

Se, infatti, nel caso della ristrutturazione di primo livello, come abbiamo visto, la percentuale deve essere superiore al 50%, in quella di secondo livello deve superare il 25%.

Gli interventi che, invece, riguardano percentuali inferiori a questa soglia si qualificano semplicemente come interventi di riqualificazione energetica.

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Quali misure per la ristrutturazione importante dell’involucro edilizio

In primo luogo, si tratta di individuare le migliorie da apportare all’involucro edilizio durante la sua ristrutturazione importante. Strumenti informatici come la simulazione termica dinamica e la progettazione assistita da computer (CAD) sono molto efficaci per individuare le misure da applicare.

Se i principi fondamentali relativi all’orientamento dell’edificio, il tasso di finestratura delle facciate o l’isolamento (attraverso un cappotto termico) delle pareti opache costituiscono regole standard, le specificità o i vincoli locali (ad esempio, l’inserimento paesaggistico) obbligano spesso i progettisti ad adeguare ogni progetto all’ambiente e agli usi specifici a cui dovrà rispondere l’edificio ristrutturato.

In assenza di simulazione tramite software, occorre prestare attenzione al rispetto di alcune semplici regole di progettazione quali:

  • Considerare attentamente le superfici vetrate sulle facciate che ricevono poca o nessuna luce solare durante la stagione di riscaldamento.
  • Distribuire in modo intelligente le superfici vetrate sulle facciate esposte ai raggi solari avendo cura di limitare i rischi di surriscaldamento e abbagliamento.
  • Prestare molta attenzione ai ponti termici, sinonimo di dispersioni termiche, disagi e invecchiamento precoce dell’edificio (condense, muffe, infiltrazioni).
  • Massimo isolamento del tetto.

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Vantaggi di una ristrutturazione importante di primo e secondo livello

La ristrutturazione importante di un qualsiasi edificio, mirata alla riqualificazione energetica, sia che si tratti di interventi di primo o secondo livello, comporta indiscussi vantaggi.

  • Risparmio economico. Sebbene la ristrutturazione importante sia quasi sempre associata a costi considerevoli, questi saranno compensati in tempi relativamente brevi dal risparmio energetico. I programmi di sostegno statale, i prestiti o le sovvenzioni, inoltre, mirano a facilitare economicamente la ristrutturazione energetica degli edifici da parte dei proprietari privati.
  • Riduzione dell’impatto ambientale dell’edificio. Uno dei punti di forza dei lavori di riqualificazione energetica è che riducono l’inquinamento prodotto dal consumo energetico delle abitazioni. Ed è proprio per questo che le normative ambientali sono sempre più severe e incoraggiano (e sostengono) la ristrutturazione importante delle abitazioni.
  • Maggior comfort termico. Il comfort termico si ottiene con mezzi diversi. La domotica è uno di questi perché permette, nonostante le forti escursioni termiche esterne, di mantenere facilmente una temperatura costante in tutta la casa grazie all’installazione di un cronotermostato.
    Uno scarso isolamento incide notevolmente sul comfort abitativo. I lavori di coibentazione (tetto, solai, pareti) permettono di risolvere i problemi legati alle dispersioni termiche con l’obiettivo di conservare il calore in inverno ed evitarlo in estate. Da non dimenticare, infine, il rinnovo degli impianti con l’installazione di sistemi e apparecchiature innovative (caldaia a condensazione, pompa di calore).
  • Aumentare il valore della proprietà. In linea con le sfide climatiche dei prossimi anni, l’efficienza energetica degli edifici è un criterio sempre più importante nella valutazione di un edificio. Quando si vende o si affitta un immobile, è obbligatorio presentare una certificazione (APE) che fornisca una panoramica del consumo energetico dell’alloggio e del suo impatto ambientale. Un posizionamento elevato aumenta notevolmente valore dell’immobile.

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